L’intervista perfetta non è quella che si aspetta il tuo intervistato e non è nemmeno quella che ti aspetti tu sulla carta, prima di farla. Detto che la perfezione non è di questo mondo, un’ottima intervista giornalistica è quella governata dalla naturalezza e finalizzata all’interesse e all’utilità per il lettore.
Se cerchi di realizzarla seguendo il percorso che soddisfa le aspettative del protagonista e le tue otterrai un prodotto di scarsa qualità. Per quanto tu possa essere bravo a scrivere. Questo perché il protagonista dell’intervista nella maggioranza dei casi vuole una vetrina in cui mettere in mostra tutte le qualità sue e/o della sua azienda. Non rendendosi conto che sfoggiare pregi o servizi non porta a nulla, non ha seguito. Anzi, rischia di avere un effetto boomerang.
Realizzarla seguendo invece quella che è la tua idea a priori, basata magari su ciò che sai del protagonista prima di averlo conosciuto è altrettanto rischioso. Perché ti porta a produrre un contenuto piatto, per niente emozionante e magari non vero. In quanto potresti mettere addosso al protagonista dell’intervista un vestito che non è il suo. Faresti un cattivo servizio al lettore e rovineresti la relazione con l’intervistato.
Eliminiamo quindi le aspettative. Sono negative in ogni caso. Ma c’è una grande differenza tra il tuo interlocutore e te: tu hai il potere di realizzare l’intervista perfetta per tutti e due. Il potere di portare a casa il risultato che volete entrambi. Ovvero, lui ispirare fiducia nel lettore e guadagnare in reputazione, tu creare un contenuto piacevole da leggere.
Ma in che modo possiamo intraprendere questo percorso? Come fare un’intervista interessante? Vediamo alcuni punti, imprescindibili secondo la mia esperienza.
Fai l’intervista di persona
Cerca di fare l’intervista di persona. Non sarà sempre possibile, ne sono consapevole, ma quando è fattibile non affidarti alle interviste via mail o alle risposte di pr e uffici stampa. Questo perché se a rispondere è qualcun altro, il messaggio non sarà mai pienamente genuino, rischieremo di ottenere un’intervista stereotipata e piena di cliché.
Inoltre se ti affidi a un’intervista scritta non avrai modo di incalzare il tuo interlocutore, di chiedere spiegazioni o approfondimenti. Il risultato non dipende quindi da te, ma da cosa ti arriva nella mail. Decisamente non il massimo per un’intervista, no?
Metti a suo agio l’interlocutore
Ricorda sempre che l’intervista è un momento delicato per noi che la facciamo, ma molto di più per chi deve rispondere. A parte le grandi star, abituate a fare decine di interviste al giorno, le persone tendenzialmente non sono a proprio agio a rispondere a delle domande davanti a un microfono o a una persona che scrive tutto quello che viene detto. Non è una situazione rilassante, diciamocelo. Ancor meno per un manager che magari deve darci risposte “delicate” che possono influenzare anche le finanze dell’azienda.
Il primo modo per mettere a suo agio una persona è farla parlare di cose che conosce, che gli piacciono. Fai giocare l’interlocutore nel suo campo. Inizia con una chiacchierata informale, non andare subito al nocciolo della questione. Dai tempo all’intervistato di “acclimatarsi”, di fidarsi e aprirsi. A quel punto sarà più predisposto a raccontarti qualcosa di personale. A regalarti quei dettagli umani che fanno davvero la differenza in un’intervista.
Facci caso, quali sono le interviste che realmente ci ricordiamo? Quelle in cui abbiamo scoperto quella chicca particolare sulla nostra star preferita o quel risvolto che non avevamo considerato riguardo un’azienda o un prodotto.
In certi momenti essere ignoranti è bello!
Che si tratti di un’intervista finanziaria, di temi di lifestyle o spettacolo, di sport o qualunque altro argomento, non dobbiamo mai porci come i saputelli della situazione. Un conto è arrivare preparati all’intervista, un altro è voler mostrare di sapere tutto. Ricorda sempre per chi stai facendo l’intervista: per il lettore. Fatti quindi guidare dalla curiosità, dalla voglia di scoprire e imparare cose nuove.
Hai di fronte una persona che nel suo settore è autorevole, fai le domande giuste. Non devi sfoggiare le tue conoscenze, ma anzi approfittane per imparare. Chiedi dunque spiegazioni, approfondimenti, senza paura di sembrare “ignorante” in materia. Non c’è niente di male, in fondo tu sei il giornalista e il tuo interlocutore è l’esperto. Quindi sfruttalo! Solo così produrrai un bel testo, accattivante per tutti.
Ti sta piacendo quello che stai leggendo?
Scrivila con parole tue
Questo è un punto delicato. Cosa vuol dire scrivila con parole tue? Tu devi essere assolutamente fedele ai concetti espressi dall’intervistato, ma questo non ti esime dallo scrivere bene. In un italiano corretto, scorrevole e facile da leggere. Non voglio dire che gli intervistati necessariamente parlano male o non sanno esprimersi, ma il parlato è spesso infarcito di ripetizioni, intercalari, frasi costruite così così. Questo perché, torniamo al punto di prima, non è facile essere intervistati.
Una volta portati a casa la registrazione e gli appunti (qui puoi leggere Mobile Journalism, gli attrezzi del mestiere indispensabili), nel momento in cui scrivi ricorda quindi che il tuo contenuto dovrà essere piacevole da leggere. Non aver timore di intervenire nella costruzione sintattica e nella leggibilità. Resta sempre fedele ai contenuti espressi dal protagonista, ma confezionali al meglio.
Non mandarla in approvazione
Non c’è bisogno di dettagliare più di tanto questo punto. Un’intervista giornalistica non va mai mandata in approvazione. Se no, non faremo i giornalisti ma gli uffici stampa o i portavoce. Se qualcosa non dovesse andare bene una volta pubblicata l’intervista, i motivi potrebbero essere solo due: o noi abbiamo modificato il messaggio del nostro interlocutore, quindi grave colpa nostra, o lui aveva bisogno di una vetrina, quindi ci può dispiacere, ma andiamo avanti tranquilli. La prossima volta pagherà qualcuno per scrivere sotto dettatura quello che vuole comunicare o comprerà uno spazio pubblicitario.
Questi sono 5 semplici consigli su come fare un’intervista che riguardano più l’aspetto dell’attitudine, dei modi. Più avanti entrerò maggiormente nel dettaglio degli aspetti pratici, su come si scrive un’intervista.