Nel 2025 chi fa contenuti ha due sfide chiare: scegliere i canali giusti e creare un sistema che trasformi l’attenzione in relazione. In quattro articoli per il blog di GetResponse ho messo ordine su temi che spesso si intrecciano: quando conviene puntare su newsletter o blog, come scrivere newsletter efficaci, cosa offre davvero Substack (pro e contro) e come guadagnare con Instagram portando le persone dal feed alla mail, e dalla mail all’acquisto.
Di seguito trovi una sintesi ragionata con il link all’approfondimento completo.
Newsletter vs Blog: cosa è meglio nel 2025?
In sintesi: non è (più) una gara. La newsletter è il canale più diretto e relazionale con il lettore; il blog resta il presidio aperto e indicizzabile dove costruire autorevolezza di lungo periodo. La soluzione più solida è spesso integrare: blog per discovery SEO e archivio, newsletter per fidelizzazione e conversioni. Nell’articolo passo in rassegna pro/contro aggiornati, una tabella comparativa e consigli pratici per combinare i due canali in base a obiettivi e risorse.
👉 Leggi l’articolo completo: Newsletter vs Blog: cosa è meglio nel 2025
Come si scrive una Newsletter efficace: la guida dell’esperto
Una newsletter che funziona nasce da scelte editoriali chiare (posizionamento, formato, frequenza) e da un impianto di scrittura concreto: oggetto e preheader che aprono, incipit forte, testo leggibile, call to action coerenti. Oltre alla parte di copy, in questo articolo spiego come scegliere il tool in base al progetto: piattaforme “editoriali” (es. Substack/Beehiiv) se il focus è la narrazione; soluzioni di email marketing come GetResponse quando servono segmentazione, automazioni, integrazione con landing, webinar, e-commerce e funzioni AI. Trovi errori da evitare ed esempi da seguire.
👉 Leggi tutto: Come si scrive una Newsletter efficace: la guida dell’esperto
Substack per creare una newsletter: pro e contro
Substack è ottimo per partire veloce e gratis, scrivere in modo minimale e – quando ha senso – attivare abbonamenti a pagamento. Punti forti: semplicità, pubblicazione anche sul web in stile blog, funzioni di referral e discovery interne. Limiti: personalizzazione grafica ridotta, analytics e automazioni non comparabili a piattaforme nate per l’email marketing; la monetizzazione trattiene una fee sugli abbonamenti. Nell’articolo trovi criteri per capire se e quando usare Substack e quando invece conviene passare a un sistema più strutturato.
👉 Approfondisci qui: Come funziona Substack per creare una newsletter: pro e contro
Come guadagnare con Instagram trasformando i follower in clienti
In breve: Instagram da solo non paga “per i follower”, è una vetrina che funziona quando la colleghi a un percorso fuori dalla piattaforma (newsletter, funnel, offerte). Nel pezzo spiego i principali modelli di monetizzazione (bonus/creator fund dove disponibili, affiliazioni, collaborazioni con brand, subscription, vendita diretta di servizi/prodotti) e perché la leva più solida nel tempo è portare le persone su canali proprietari dove puoi nutrire la relazione e convertire. Anche con community piccole, se sono verticali e ingaggiate, si può lavorare bene.
👉 Leggi l’articolo: Come guadagnare con Instagram (davvero): trasforma i follower in clienti
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