Sulla base della mia esperienza personale ho raggruppato in questo post alcune delle app che più mi sono utili per sfruttare al meglio la mia giornata dal punto di vista produttivo e creativo. Si tratta di una semplice selezione di strumenti che se utilizzati quotidianamente possono creare una routine davvero proficua per chi ha nella scrittura il proprio lavoro o più semplicemente una grande passione da coltivare.

Questa è una selezione di livello base, proprio per cominciare. Più avanti entrerò maggiormente nel merito dei singoli argomenti e quindi consiglierò altri strumenti efficaci.

A quali domande risponde questo post:
  • Come aumentare la produttività
  • Come stimolare la creatività

Per rimanere concentrati: Brain Focus

Il concetto di base è che non riusciamo a mantenere alta la nostra soglia dell’attenzione. Ci distraiamo continuamente perché siamo iperconnessi e bombardati di stimoli a causa dei social e delle notifiche del nostro smartphone. Bisogna quindi applicare quella che è nota come tecnica del pomodoro. Ovvero lavorare per piccole sessioni di 25 minuti e tra una e l’altra concedersi 5 minuti di break, magari per un caffè. Al termine di una serie di quattro sessioni ci si può concedere una pausa più lunga.
Ecco quindi che ci soccorre Brain Focus, un’app che ci scandisce il ritmo della concentrazione. Noi la avviamo e lei ci avvisa al termine di ogni sessione. Possiamo modificare e impostare le durate anche a nostro piacimento e aggiungere notifiche audio che ci avvertono quando è finito il periodo di lavoro o di pausa. Personalmente, all’inizio – per darmi soddisfazione – mi sono concesso la notifica audio di un applauso quando terminavo una sessione di lavoro. Poi, una volta preso il ritmo, l’ho tolta perché ormai avevo fatto l’abitudine, riuscivo a concentrarmi e quindi non mi meritavo più applausi d’incoraggiamento. Comunque, per azzerare le distrazioni, l’app può disattivare anche il wifi e i suoni del telefono durante le sessioni di lavoro. Sicuramente il ritmo si può prendere anche facendo da soli, dando un occhio all’orologio, ma l’app devo dire che aiuta molto a essere costanti.Brain Focus: AndroidiPhone 

Per note veloci: Speechnotes

Quante volte l’idea ci prende alla sprovvista? A me praticamente sempre. Lo spunto per un progetto nuovo, due righe proprio belle da scrivere, la bozza di un articolo e così via… Tutte idee che spesso arrivano quando siamo fuori o non abbiamo carta e penna a portata o ancora abbiamo le mani occupate. Ma siccome le idee sono tanto belle quanto effimere e sfuggevoli, bisogna assolutamente fermarle prima che scappino per sempre. In questo mi è molto d’aiuto Speechnotes, app a cui possiamo dettare tutto quello che vogliamo. Per registrare semplicemente delle note audio ci sono tanti altri tool, tra cui il semplice registratore installato di default nei nostri smartphone. Il bello di questo strumento è che mentre noi parliamo al microfono, l’app scrive automaticamente quello che gli stiamo dettando. Così quando arriviamo a casa o a lavoro non dobbiamo sbobinare l’audio. Basta fare copia e incolla e editare il testo. Tra l’altro l’app è abbastanza precisa nello scrivere: se gli diciamo “maglione” non scrive “scarpone”, come fanno invece alcuni assistenti vocali. L’app percepisce anche le nostre sospensioni e quindi la punteggiatura. Utile da avere.
Speechnotes: Android 
(* per iPhone non c’è, ma so che lo store Apple ha molte valide alternative)

Per trovare ispirazione: Medium

L’ispirazione è quanto di più soggettivo e difficile da ingabbiare ci sia. Nel senso che arriva quando e come vuole. Non c’è un modo preciso e univoco per trovarla, ma qualche buona pratica per incoraggiarla sì. La prima e più potente è la lettura. Per essere creativi e produttivi bisogna leggere, leggere e leggere. Non c’è scampo, non ci sono alternative. Per fortuna, aggiungo. Libri (sia romanzi che saggi), articoli di giornale, post di blog di settore e chi più ne ha più ne metta. Ogni giorno bisogna leggere tanto per essere in grado di creare qualcosa di buono. In questo elenco metto quindi Medium perché è un’app che mi ha aiutato molto da questo punto di vista. Nato quasi come un social network, ora si è trasformato in uno strumento editoriale molto interessante. Scrittori, blogger, creativi da tutto il mondo lo utilizzano per raccontare e condividere le loro tecniche, i metodi e gli insegnamenti che gli hanno permesso di fare della creatività e della produttività il loro mestiere. Nessun contenuto dagli effetti miracolosi, ma tanti spunti che permettono di trovare ispirazione e di ritagliarsi il proprio metodo su misura.
Per chi fosse interessato, bisogna tenere in conto due cose:
  • Medium in Italia non ha mai sfondato, quindi se non si ha particolare feeling con l’inglese non è lo strumento adatto;
  • Proprio per la sua natura editoriale, per poter leggere tutti gli articoli che si vuole bisogna pagare 5 dollari al mese (o 50 all’anno), altrimenti si ha un limite di 3 contenuti gratis al mese.

Medium: AndroidiPhone

Per ordinare le idee: Mindly

Per scrivere un testo importante o per mettere le basi di un progetto da sviluppare è fondamentale avere ordine nella testa e nei propri appunti. Ognuno ha il suo modo, ma un aiuto di tipo visuale può essere determinante. In questa fase ci vengono quindi in soccorso le mappe mentali. Mindly è una delle applicazioni più complete da questo punto di vista. Possiamo infatti dare una struttura ai nostri pensieri – attraverso gerarchie e collegamenti – ma anche aggiungere note, icone, immagini e utilizzare diversi colori. Tutti elementi che aiutano a creare uno schema quanto più efficace e ordinato possibile. Ma le mappe mentali non servono solo come base di partenza per la scrittura. Sono molto utili anche per creare la scaletta di un discorso da tenere in pubblico o per fare ordine tra i punti salienti di una riunione. Mindly è fondamentale anche quando leggiamo o studiamo: le mappe possono aiutarci infatti a riassumere i testi e non perdere i concetti più importanti. L’applicazione è semplice ed essenziale nel suo utilizzo e nella versione premium permette anche l’esportazione delle mappe mentali.
Mindly: AndroidiPhone

ispirazione per scriverePer scrivere: Evernote

Le app per scrivere sullo smartphone sono tante. Per le note brevi io ad esempio utilizzo Keep di Google, ma quando devo scrivere dei testi più lunghi ho bisogno di uno strumento con più funzioni. E così, per chi non vuole o non può scaricare Word, il consiglio è di utilizzare Evernote. Un grande classico. A me piace perché ha il conteggio parole (fondamentale per misurare quanto sono produttivo o per limare un testo per cui ho un limite di battute), permette anche di ordinare i contenuti per tag e di suddividerli in diversi taccuini. Inoltre l’account gratis consente di sincronizzare l’app su un altro dispositivo. In questo modo è possibile continuare a scrivere dal computer una volta arrivati a casa o in ufficio. App come questa sono fondamentali perché ormai per scrivere ed essere produttivi è necessario lavorare anche da smartphone. Anzi, la maggior parte del lavoro si fa lì. Non sempre l’ispirazione e la creatività ci accompagnano quando siamo comodamente seduti al computer. Al contrario in quel caso può accadere di essere vittime del più classico blocco dello scrittore o della pagina bianca. Ogni giorno perdiamo un sacco di tempo, per questo bisogna approfittare dei tempi morti, degli spostamenti con i mezzi, dei momenti che normalmente dedicheremmo a scrollare la timeline di qualche social. Una volta presa l’abitudine, scrivere direttamente sullo smartphone diventa naturale e aumenta notevolmente la produttività.
Evernote: AndroidiPhone

Ovviamente questi sono solo alcuni suggerimenti, basati sulla mia esperienza personale. Nel tempo continuerò ad aggiornare questo post aggiungendo nuove app o consigli utili.