About me

La mia storia, il mio percorso: amo scrivere "nel bere e nel mare"

Nato e cresciuto in una camera vista mare a Pietra Ligure, ho preso una laurea in Storia dell’arte a Genova, l’ho messa nel cassetto e mi sono trasferito a Milano inseguendo l’altra mia grande passione: la scrittura.

Dal mio mare sono partito e al mio mare torno appena posso, ma con la grande fortuna di avere viaggi e cibo che ogni giorno allargano i miei orizzonti, fisici e mentali.

La passione per i libri, lo sport e le sue storie, e il calice di vino rilassante a fine giornata fanno il resto.
 
LA TERRA

Le radici

Sono nato e cresciuto in Liguria, in una stanza che profumava di mare. Per anni, prima di diventare anche una prospettiva professionale oltre al mio grande amore, il mare è stato un compagno di banco: un orizzonte da guardare, un rumore di fondo costante, un metro di paragone per tutto ciò che è profondo e complesso.   

La mia formazione non è iniziata con il marketing, ma con la Storia dell’Arte. Lì ho imparato a leggere oltre la superficie, a cercare la composizione, la prospettiva, la struttura che regge un’opera e la rende capace di parlare attraverso i secoli. Ho imparato che le cose fatte per durare hanno sempre delle fondamenta solide, invisibili ai più.   

Poi è arrivato il giornalismo, che per me non è mai stato solo scrivere, ma soprattutto ascoltare. Verificare, andare a fondo, rispettare la storia che si ha di fronte. È un’etica, prima che una professione. Un impegno a far emergere la verità, non a inventarne una di comodo.   

Questa è la mia terraferma: un mondo fatto di storie vere, di cultura materiale, di rigore e di rispetto per le radici di ogni racconto, che sia un’opera d’arte, un vino o il progetto di un’azienda.

IL MARE

La navigazione

Poi, ho iniziato a navigare. Mi sono trasferito a Milano e mi sono immerso in un mondo diverso: quello vasto e complesso del digitale. Ho imparato il linguaggio delle strategie, della SEO, degli algoritmi, della performance. Ho iniziato ad aiutare brand e professionisti a dare forma ai loro progetti, a farsi capire meglio, a trovare la loro voce in un oceano di rumore.

È un mondo affascinante, dove le idee possono viaggiare veloci e raggiungere porti lontani. Ma è anche un mondo che rischia di perdere l’anima, dove le strategie, se non sono ancorate a qualcosa di vero, diventano gusci vuoti. Navi perfette, ma senza carico.

Ho imparato a padroneggiare gli strumenti per navigare in mare aperto, ma non ho mai dimenticato l’importanza del porto da cui sono partito.

IL LITORALE

La sintesi

Per molto tempo, ho pensato che questi fossero due mondi separati. Da una parte la profondità, dall’altra la performance. Da una parte le radici, dall’altra la rotta in mare aperto.

Mi sbagliavo.

Ho capito che il mio posto non era né solo a terra, né solo in mare aperto, ma proprio lì, su quel confine fertile dove i due si incontrano: il litorale.

La comunicazione litorale non è un’etichetta che ho inventato, ma il nome che ho dato al mio modo di lavorare, che è la sintesi di tutto il mio percorso. È l’approccio che mi permette di unire la mia anima da giornalista con la mia testa da strategist.

È il metodo che mi consente di scrivere storie che hanno radici e di costruire strategie che hanno una rotta.

Non è una formula. È il mio modo di essere.

Le tappe del mio percorso

Questa filosofia non è nata in un giorno, ma è il frutto di un percorso ricco di esperienze diverse.

La mia “terraferma” si è consolidata negli anni collaborando con testate nazionali e blog di settore come Donna Moderna, Dove, Focus, Sale & Pepe, Skyscanner, scrivendo articoli, reportage e interviste su viaggi, cibo, cultura, mare, territorio e persone.

La mia “navigazione” ha preso il largo in ViaBagutta Comunicazione, agenzia milanese specializzata in enogastronomia, dove ho iniziato ad affiancare aziende, brand e professionisti nella costruzione di contenuti e strategie editoriali: siti, blog, newsletter, SEO, tono di voce.

Oggi, sul mio litorale, alterno racconti giornalistici a progetti editoriali e consulenze, sempre con attenzione e realismo. E continuo a esplorare questi mondi attraverso le mie due newsletter, Onde e Blu Mediterraneo.

E sì, ogni volta che posso, torno a guardare il mare e a stappare un buon vino per celebrare nuove storie.

Conosciamoci meglio

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