Oltre che di podcast, negli ultimi tempi nel mondo della comunicazione e del marketing si fa un gran parlare di newsletter. Di nuovo, aggiungo io. Perché l’email marketing esiste già da molto, non è certo una novità, solo che ultimamente sembra essere tornato di gran moda. Se anche tu sei affascinato dal tema e pensi che questo strumento possa esserti utile, con questo articolo voglio fornirti tutte le informazioni necessarie su come creare una newsletter e partire con il tuo progetto di email marketing

Che cosa è necessario avere per inviare una newsletter?

  • Un’idea ben chiara sull’argomento da trattare e gli obiettivi da raggiungere
  • Un pubblico di iscritti davvero interessato
  • Una piattaforma affidabile per la gestione e l’invio
  • Tanta voglia di scrivere e creare contenuti utili
  • Capacità di analizzare cosa funziona e cosa no

Vediamo ora nel dettaglio questi step per capire come si costruisce una newsletter e come fare un buon lavoro. 

Primo passo: un’idea chiara 

La prima cosa a cui pensare è ovviamente l’argomento della newsletter. Magari ce l’hai già in mente, magari ci stai ancora riflettendo. Ecco, in quest’ultimo caso non partire con il progetto finché non hai bene le idee chiare.

I consigli che ti dò sono principalmente due:

  • scegli un argomento che conosci e che ti appassiona, così sarai preciso e utile per il lettore e sarà anche più difficile che tu possa stancarti o stufarti;
  • sii specifico e settoriale, non scegliere argomenti troppo ampi e generici, così otterrai un pubblico davvero interessato a ciò che scrivi.

A cosa serve la newsletter: l’obiettivo

Come qualsiasi progetto di comunicazione e marketing è fondamentale che tu abbia ben in mente qual è il tuo obiettivo e a quale pubblico ti rivolgi. In questo modo anche i lettori avranno più chiaro ciò che gli racconti. 

Perché fare una newsletter?

La newsletter serve per raggiungere diversi obiettivi. I principali sono: 

  • generare nuovi contatti
  • fidelizzare i clienti
  • fare personal branding. 

Qual è il tuo obiettivo? 

Se vendi scarpe e sul sito hai un e-commerce, la newsletter potrebbe servirti per informare i tuoi clienti su sconti e nuovi arrivi, ma anche per raccontare loro la storia della tua azienda e le persone che ci lavorano. Mostrare i volti dietro il brand è sempre un’ottima scelta per fidelizzare i clienti

Se sei un giornalista potrebbe essere un buon modo per informare i tuoi lettori su un argomento specifico, come ad esempio lo sport o i temi dell’ambiente e della sostenibilità. Oppure può essere un modo per fare personal branding, ovvero mostrare le tue capacità di scrittura e content curation con il fine di farti notare per acquisire nuovi clienti o trovare un lavoro. 


Nel gruppo Newsletterati trovi molte newsletter interessanti da seguire e che potrebbero esserti d’ispirazione. Qui invece sul blog ho selezionato alcune delle migliori newsletter italiane a cui iscriversi.


E non dimenticare una cosa importante sul perché fare una newsletter. Parte del successo che hanno avuto negli ultimi tempi è dovuto anche al fatto che non sono soggette ai temibili algoritmi dei social network. Su Instagram potresti avere un grandissimo seguito, ma se domani all’improvviso cambiano le regole potresti perdere tutto il tuo engagement. Così come, purtroppo a molti è successo, il social di turno potrebbe cancellarti l’account per sbaglio o perché non in linea con le sue direttive. Risultato? Tutto il tuo lavoro andrebbe perso. La newsletter invece è uno spazio tutto tuo, in cui ciò non può avvenire. Sei tu e il tuo lettore, che ha avuto così tanta fiducia in te da darti un dato sensibile molto importante: la sua mail. Puoi dunque raggiungerlo con i tuoi contenuti direttamente e senza paura di algoritmi vari. 

Gli obiettivi possono essere tanti e diversi, dunque. L’importante è che tu abbia chiaro il tuo prima di partire con la creazione della newsletter. 

come creare una newsletter

Come creare una newsletter efficace

Una volta che sai con certezza quale sarà l’argomento della tua newsletter e qual è l’obiettivo puoi passare dalle parole ai fatti. Ovvero raccogliere i contatti a cui mandare la tua newsletter e scegliere la piattaforma a cui appoggiarti per l’invio. Sì perché avrai bisogno di un servizio che ti aiuti a gestire le iscrizioni e a inviare le mail.

Raccogliere i contatti

Partiamo subito con un errore da non fare. Molti sono tentati dall’idea di mandare subito la newsletter agli indirizzi mail raccolti nel tempo, da quelli degli amici a quelli ottenuti facendo networking, andando alle fiere di settore, e così via… Ecco no, non farlo perché è sbagliatissimo. 

Prima di tutto perché, come sai, ultimamente le norme in fatto di privacy sono più rigide e qualcuno potrebbe non aver piacere di ricevere la tua newsletter senza essersi iscritto e quindi senza averti dato il suo consenso. In tal caso potrebbero segnalare la tua mail come indirizzo da cui proviene spam e dunque i client di posta (gmail, outlook…) farebbero finire la newsletter nella casella della posta indesiderata. 

Ma è una mossa sbagliata anche perché tu hai bisogno di un pubblico realmente interessato al tuo progetto, che si iscrive perché ha proprio voglia di leggerti. Se mandi la newsletter a persone che non si sono iscritte rischi anche che non la aprano perché non sono minimamente interessate.  

Come raccogliere i contatti per una newsletter, quindi? Con un bel form di iscrizione in cui chiedi all’utente di fornirti il suo indirizzo mail e, se vuoi, anche il nome e altri dati. Per farlo hai bisogno di scegliere uno tra i molti servizi per invio di newsletter. Li vediamo nel paragrafo seguente.

Scegliere la piattaforma 

Ho parlato di servizi professionali per invio di newsletter. Immagino quindi che ti stia girando per la mente una domanda spontanea. 

Quanto costa scrivere una newsletter? 

Da zero a diverse centinaia di euro l’anno. I fattori che influenzano il costo sono principalmente due: il numero di iscritti alla newsletter e la frequenza di invii mensili. 

Quasi tutti i servizi di email marketing hanno piani free che ti permettono di inviare gratis la tua newsletter a centinaia di lettori. Solitamente i piani a pagamento diventano necessari quando hai migliaia di iscritti e fai più invii mensili. In ogni caso, ogni servizio ha le sue caratteristiche e quindi ti consiglio di valutarli tutti e scegliere il più adatto alle tue necessità.

Per comodità, ti elenco i principali:

  • Substack: veloce, intuitivo, gratis, perfetto per chi vuole concentrarsi sulla scrittura e pensa di attivare in futuro anche newsletter a pagamento per i lettori; 
  • Mailchimp: un classico, forse il più usato, cominci a pagare dopo i 10mila invii mensili;
  • Revue: piattaforma integrata con Twitter, la attivi con pochi clic dal tuo account;
  • MailUp: super professionale e affidabile, ma non ha un piano free;
  • Sendinblue: nel piano free contatti illimitati, ma massimo 300 invii al giorno;
  • GetResponse: piano gratuito fino a 500 contatti, invii illimitati.
Pricing: Save 18% with an annual plan [IT]

I dati che ti ho segnalato potrebbero cambiare nel tempo, questi sono i piani proposti dai diversi servizi di email marketing nel momento in cui ho scritto l’articolo. 

Altra cosa da tenere bene a mente: tutte queste piattaforme forniscono molti altri servizi utili per la tua newsletter. Non servono solo a raccogliere contatti e inviare mail ai tuoi lettori. Puoi sfruttarli infatti per creare una landing page (o un sito) dove spieghi il tuo progetto, in cosa consiste e perché iscriversi; per realizzare form d’iscrizione personalizzati; per sfruttare tutte le possibili integrazioni con il tuo sito e l’ecommerce, se ce li hai già; per leggere i dati della tua newsletter: ovvero quanti la aprono e quali link cliccano all’interno. 

Per saperne di più su questo argomento delicato, leggi questo articolo con i consigli di chi lo fa per professione: Come scegliere una piattaforma per inviare newsletter.


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Come scrivere una newsletter

Eccoci al momento della creatività. Non ti dirò come scrivere una newsletter di successo perché la ricetta perfetta non esiste. Dipende tutto da te, dall’argomento che hai scelto, dal pubblico che vuoi raggiungere. Però alcuni consigli su come creare una newsletter efficace e cosa dovrebbe contenere ce li ho. 

  • Tieni sempre a mente qual è il tuo obiettivo, senza dimenticare mai di essere utile al tuo pubblico. Il tuo scopo è vendere più scarpe sul tuo ecommerce? Non usare la newsletter per martellare i tuoi lettori con codici sconto e inviti all’acquisto, piuttosto racconta loro perché quel nuovo modello di scarpe potrebbe piacergli. Perché dovrebbero acquistarlo e in quali occasioni gli tornerebbe utile. Per la newsletter, come per qualsiasi altro strumento di marketing, valgono le basi dello storytelling: sii utile al tuo pubblico.
  • Usa un linguaggio semplice, frasi brevi e non troppo arzigogolate. Le persone hanno sempre meno tempo, quindi la lettura della tua newsletter non deve essere qualcosa di complicato, altrimenti non apriranno le prossime. O peggio, si disiscriveranno.
    Puoi scegliere di parlare al Tu, rivolgendoti direttamente al tuo lettore, per ottenere un risultato di maggior familiarità e vicinanza; in alternativa puoi scegliere il Voi, come se parlassi a tutto il tuo pubblico (scelta che mi sento di sconsigliarti) oppure usare un linguaggio informale. Ad ogni modo non c’è una soluzione sbagliata e una giusta. Valuta tu in base al tuo progetto di email marketing e al pubblico che vuoi raggiungere.
  • Inserisci una rubrica ricorrente. Un contenuto tematico che torna periodicamente serve a fidelizzare il lettore, che quando aprirà la tua mail cercherà subito quella rubrica.
    In questo caso dai libero sfogo alla creatività. Potrebbe trattarsi della foto o del prodotto della settimana, l’incontro o la scoperta del mese, il link all’articolo imperdibile. E così via…
  • Crea delle sezioni ben distinte. Per lo stesso motivo della rubrica, se all’interno della tua newsletter ci sono diverse sezioni è bene che siano segnalate da titoletti e divisori grafici. Così chi riceve la tua mail è facilitato nella consultazione e nella lettura. Cosa inserirci spetta a te deciderlo: un tuo editoriale su un argomento o una riflessione personale, un’anteprima di un articolo del tuo blog con link che rimanda al sito per leggerlo tutto, una serie di link interessanti che hai trovato nel web e che potrebbero piacere al tuo pubblico.
  • Cura il footer della newsletter. Il footer è la parte finale, quella in basso in cui si trovano le informazioni importanti: il tuo nome e indirizzo mail, i tuoi link social, il bottone per condividere la newsletter e soprattutto quello per disiscriversi. Lo so, non è una cosa bella, ma devi dare assolutamente la possibilità di cancellarsi a chi non vuole leggerti più ed è molto antipatico quando non si trova subito il link “disiscriviti”.  

Il consiglio extra: un buon libro da leggere sul tema come creare una newsletter è Caro amico mi iscrivo: Progettare e scrivere newsletter che funzionano di Nicole Zavagnin. Se ti interessa, qui l’ho intervistata nella mia newsletter proprio per parlare di email marketing.

come scrivere una newsletter

Come valutare se è la newsletter funziona: le metriche

Il primo segreto, che poi non è un segreto, per scrivere una newsletter di successo è partire! Cominciare a mandarla. Se aspetti di sentirti pronto il momento potrebbe non arrivare mai. È fondamentale invece iniziare e poi saper valutare, passo dopo passo, cosa sta andando e cosa invece non funziona. 

Le metriche principali per valutare una newsletter sono tre:

  • Il numero di iscritti. Ovviamente è importante che ci sia un pubblico interessato a leggerti e che cresca con costanza. Ma non avere l’ansia e non farti condizionare troppo da questo dato. Non è una gara a chi ne ha di più! Tante volte meglio pochi iscritti, ma interessati. 
  • L’open rate. Ovvero quante persone aprono la tua newsletter tra quelle che la ricevono. Il 100%? Magari, sarebbe un sogno. Molti si iscrivono per interesse, ma poi dimenticano di leggerla. Così come potrebbe essere che non la aprono perché il titolo non è accattivante, non le invoglia ad aprire la mail. Tieni quindi sempre ben monitorato questo dato. 
  • Il click rate. Quante delle persone che hanno aperto la newsletter hanno cliccato anche uno dei link inseriti all’interno. Un dato importante perché ti dice se quello che inserisci nella tua newsletter interessa o meno al lettore. Anche in questo caso è fondamentale l’obiettivo: se vuoi mandare gli iscritti sul tuo sito o ecommerce il click rate va tenuto sempre d’occhio, se invece all’interno della newsletter non rimandi ad altri contenuti esterni allora non è così essenziale. 

Questi dati sono importanti e vanno controllati sempre perché ti suggeriscono in che direzione andare. Se continuare così o se invertire rotta. Attenzione però a non diventarne “schiavo” e a non farti condizionare troppo spesso. Dai alla tua newsletter il tempo di maturare, non apportare modifiche ogni settimana sulla base dei dati della settimana precedente. Valutali nel lungo periodo.

Penso di averti dato una buona infarinatura su come creare una newsletter. Se vuoi saperne di più e avere altri spunti puoi iscriverti alla mia, dove parlo spesso di questi argomenti, se invece hai in mente un progetto e vorresti che me ne occupassi io puoi scrivermi a questo indirizzo e ne parliamo insieme.